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Al giorno d’oggi poche sono le donne che si prendono cura e conoscono la propria Pelvi. Finora questa parte del nostro corpo è stata identificata come un tabù, qualcosa di cui si teme parlare per le sue caratteristiche intime e delicate. Questa è anche la ragione per cui molte donne non hanno idea dell’importanza che ha pensare al proprio pavimento pelvico.

Oltre a essere poco considerata e percepita ha funzioni molto importanti:

  • sessuale
  • riproduttiva
  • escretoria, sia anale che urinaria.
 

La muscolatura pelvica si trova dunque in una parte del corpo sottoposta a profondi stress emotivi. Il bacino è quindi soggetto, più di altre parti del corpo, a influenze psicosomatiche: tutte le emozioni connesse a ciò che è in rapporto con l’area pelvica, per esempio la sessualità, provocano una diminuzione o un aumento della tensione in questa parte del corpo provocandone un blocco o un’ alterazione posturale.

I muscoli interessati in queste donne, sono continuamente sotto stress anche a riposo. Ciò causa la contrazione involontaria e persistente di un muscolo o di un gruppo di muscoli che dà vita a ipertono e contrattura provocando dolore.

Dunque diventa semplice capire quanto sia importante per le donne conoscere al meglio questa zona intima del loro corpo soprattutto per diminuire molti disturbi ginecologici dati da problemi emotivi. Il pavimento pelvico infatti, racchiude ogni sensazione: si chiude in se stesso se si ha paura e vergogna, si rilascia se la donna comincia ad acquisire fiducia in sé.

Quando la motivazione di sentirsi meglio spinge a voler qualcosa in più, allora si è sulla strada giusta: ogni donna ha il diritto di sentirsi libera e padrona del proprio corpo.
La rieducazione del pavimento pelvico è consigliabile in tutte le donne, ma è raccomandata a tutte coloro che hanno problemi ad esso correlabili.
È importante per salvaguardare la funzione muscolare perineale, soprattutto nei periodi più delicati di una donna ( gravidanza, parto, peri-menopausa), in caso di attività fisica pesante (lavori manuali, sport agonistico) in previsione o a seguito di interventi chirurgici pelvi-perineali.

La riabilitazione pelvica tratta quindi:

  • Disfunzioni uro-genitali: incontinenza e ritenzione urinaria, prolasso, ecc.
  • Disfunzioni ano-rettali: incontinenza fecale, stipsi
  • Dolore pelvi-viscerale, muscolo-scheletrico
  • Coccigodinia
  • Dolore vulvare
  • Dispareunia e altre disfunzioni sessuali.
 

Il primo approccio in genere è di tipo rieducativo, perché si è sempre più indirizzati a migliorare la qualità di vita della persona, riducendo al minimo gli interventi chirurgici invasivi.
Nei casi in cui sia previsto un approccio chirurgico il trattamento riabilitativo è comunque un ottimo supporto, perché educa le pazienti rendendole consapevoli dei corretti movimenti aiutando a prevenire una ricaduta (educazione perineale).
Il trattamento rieducativo prevede una prima visita di valutazione con l’ostetrica, dopo la prima fase informativa, si definisce e si imposta insieme al paziente il PERCORSO RIEDUCATIVO.

Il successo della terapia è legato innanzitutto alla complicità che si crea tra terapista e paziente basato su collaborazione e rispetto reciproci. Una paziente che si fida e affida alla propria ostetrica è di fondamentale importanza nel mantenere il risultato ottenuto al termine del ciclo di riabilitazione.

Prendersi cura, conoscere il proprio corpo senza vergogna è il primo passo verso una migliore consapevolezza di se stessi.